domenica 27 febbraio 2011

DIE PANNE ieri sera al Teatro Europa di Aprilia


Quarto appuntamento della stagione teatrale apriliana
Teatro Europa

Die Panne,
La notte più bella della mia vita

Die Panne, scritto da Friedrich Dürrenmatt nel 1956, é un mirabile esempio di concetto di giustizia, così come viene inteso dall’autore, di origine svizzera,nato a Kolonfinghen nel 1921.
La storia: Alfred Traps, un rappresentante di tessuti, costretto a fermarsi per la sua auto in panne, viene ospitato nella villa di un magistrato in pensione. Nella villa sono ospiti fissi altri due uomini di legge,un avvocato e un pubblico ministero amici e colleghi del padrone di casa, che come passatempo si dilettano nell’inscenare processi a personaggi storici come Socrate o Dante, o avventori e ospiti casuali.
Traps cade suo malgrado nella perfida rete ordita con sapienza dai tre Giudici, e viene indotto a rivestire da subito i panni dell’imputato, che inconsapevolmente precipita a confessare pene da lui mai commesse. Nel delirio totale dei protagonisti, innaffiato da bevute di vini di prima qualità, la vicenda si muove su un piano che vede capovolgere completamente la realtà, nella quale il povero Traps, ben caratterizzato come personaggio mediocre e zoticone, assume la figura del reo confesso, macchiato della colpa di un delitto grave, e per il quale precipiterà nella follia fino a togliersi la vita, conclusione tragica alla quale i perfidi vecchietti hanno voluto condurlo.
La lettura di questa straordinaria scrittura teatrale assume aspetti molteplici, offrendo subito la sensazione che la Giustizia si muova su piani di verità dalle sfaccettature antitetiche, una verità condotta sapientemente secondo la volontà umana, prescindendo da ogni forma di oggettività. La legge viene allora manipolata con misurata perversità, glorificata a furor di popolo. Il finale tragico è una scossa alla coscienza dello spettatore che si sente parte in causa e infine si schiera a favore di quella dileggiata mediocrità vestita dal meschino rappresentante di tessuti.
Più in profondità la lettura si insinua nelle pieghe di un avventura nell’intimo dell’animo umano, rappresentato dal nero delle toghe dei magistrati,e dove unico colore in scena è il vestito rosso dell’avvenente nipote del padrone di casa. Ma anch’essa, donna procace e provocante, che mai cederà le sue grazie alle avances di Traps, è l’aspetto salvifico mentitore di un anima giunta ormai a toccare il fondo delle nefandezze, dove la soluzione finale, funesta, diventa irrimediabilmente il suicidio.
L’interpretazione degli attori ha reso mirabilmente le intenzioni dell’autore.
Regia di Armando Pugliese, con Gianmarco Tognazzi, Bruno Armando, Roberto tesconi, Franz Cantalupo, Lydia Giordano, con la partecipazione di Lombardo Fornara.

roberta angeloni

sabato 19 febbraio 2011

Teatro Finestra: Stagione teatrale 2011: il 26 febbraio " DIE PANNE"




DIE PANNE, La notte più bella della mia vita


di Friedrich Durrenmatt
regia di Armando Pugliese
con Gian Marco Tognazzi, Bruno Armando,
Roberto Tesconi, Franz Cantalupo, Lydia Giordano
con la partecipazione di Lombardo Fornara
Un banale incidente, l’automobile in panne, costringe un
rappresentante di tessuti a una sosta indesiderata. Cercando
aiuto trova ospitalità a casa di un vecchio giudice, che si
trova in compagnia di due amici: un pubblico ministero e
un avvocato in pensione. I tre illustrano all’ospite, con
l’intento di coinvolgerlo, il loro unico passatempo: fingere
di celebrare nuovamente alcuni processi fondamentali
per la storia, come quelli a Socrate, a Gesù e a Federico di
Prussia. Tra una bottiglia di vino e l'altra, il rappresentante
si ritrova imputato in un vero e proprio processo e, in
un'atmosfera sempre più inquietante, il gioco si fa realtà. Il
protagonista parla e si confessa…
E così raccontando le vicende della propria vita, rivelando
il mistero del suo successo economico, l'uomo si trova di
fronte alla prova della sua colpevolezza e si autoinfligge la
condanna a morte che gli era stata sanzionata per gioco.

INFORMAZIONI
COMPAGNIA TEATRO FINESTRA
Tel. 347.8561181 - www.teatro finestra.it
COMUNE DI APRILIA
Tel. 06.92863659

mercoledì 16 febbraio 2011

SE AMI UN LIBRO,ABBANDONALO


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venerdì 11 febbraio 2011

Aprilia ospita i discendenti di un grande eroe


Un’opportunità straordinaria per alcuni studenti della Scuola Media Gramsci di Aprilia, quella di aver conosciuto i discendenti diretti dell’eroe Giuseppe Garibaldi, e aver potuto così aggiungere un tassello importante a una ricerca storica che i ragazzi hanno realizzato nell’ambito del progetto “Aprilia raccontami”.
Ideato dall’insegnante Barbara Pedrazzi e sostenuto dal Dirigente Scolastico Maria Nostro insieme ai docenti Elena Ciriaco, che ha coordinato l’evento e Margherita Campolmi, Cinzia Pedrazzi, Raffaella Fusciello, Alessandro Procaccioli, Onorio Zaralli, il progetto nasce in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura in occasione dei festeggiamenti per il 75° anniversario della fondazione di Aprilia e per il 150° dell’Unificazione Italiana.
Discorrere amabilmente e ascoltare le testimonianze della Signora Stefania Ravizza Garibaldi e della Signora Costanza, hanno avvicinato ancor di più i ragazzi a due personaggi assoluti protagonisti del Risorgimento, Giuseppe e Menotti Garibaldi. Gli studenti hanno accolto con grande interesse le narrazioni, gli aneddoti, il momento storico in cui Menotti decise di scegliere come residenza di campagna il Casale di Carano, nel territorio apriliano, quello stesso luogo dove ora riposa insieme alle sorelle, e che oggi è meta di visite da parte di studenti e appassionati di storia.
Dalla scelta del colore delle divise dei garibaldini, alla scodella dove Anita bevve l’ultimo sorso di brodo prima di morire, quello stesso piatto che venne crivellato di proiettili perché nessuno vi potesse mangiare, e conservato come una reliquia, alle foto delle figlie di Menotti, le “Signorine Garibaldi”, all’albero genealogico per capire un po’ di più su quella che è stata una famiglia che ha conservato inalterati nel tempo gli ideali di un secolo e mezzo fa. Quegli ideali che si fondono perfettamente nel modus vivendi odierno e arrivano come monito ai giovani, che non possono non conoscere né dimenticare le loro origini,una storia nella quale uomini veri hanno combattuto per un idea di libertà, unità, ma anche di eguaglianza sociale.
All’evento hanno presenziato il sindaco Domenico D’Alessio e l’Assessore Patricia Renzi. Unica nota negativa è il fatto che la Manifestazione sia stata circoscritta a un numero esiguo di persone, quando sarebbe opportuno che a beneficiarne sia l’intera cittadinanza. Perché buoni propositi fanno fatica a decollare? E’ un limite da tenere in seria considerazione per dare una svolta davvero “culturale” a questa città.
Grazie comunque a coloro che si sono adoperati per questa giornata davvero indimenticabile.
Roberta Angeloni

martedì 8 febbraio 2011

Rassegna Teatrale Apriliana: prossimo appuntamento rimandato al 26 febbraio


DIE PANNE,La notte più bella della mia vita

di Friedrich Durrenmatt
regia di Armando Pugliese
con Gian Marco Tognazzi, Bruno Armando,
Roberto Tesconi, Franz Cantalupo, Lydia Giordano
con la partecipazione di Lombardo Fornara
Un banale incidente, l’automobile in panne, costringe un
rappresentante di tessuti a una sosta indesiderata. Cercando
aiuto trova ospitalità a casa di un vecchio giudice, che si
trova in compagnia di due amici: un pubblico ministero e
un avvocato in pensione. I tre illustrano all’ospite, con
l’intento di coinvolgerlo, il loro unico passatempo: fingere
di celebrare nuovamente alcuni processi fondamentali
per la storia, come quelli a Socrate, a Gesù e a Federico di
Prussia. Tra una bottiglia di vino e l'altra, il rappresentante
si ritrova imputato in un vero e proprio processo e, in
un'atmosfera sempre più inquietante, il gioco si fa realtà. Il
protagonista parla e si confessa…
E così raccontando le vicende della propria vita, rivelando
il mistero del suo successo economico, l'uomo si trova di
fronte alla prova della sua colpevolezza e si autoin igge la
condanna a morte che gli era stata sanzionata per gioco.

INFORMAZIONI
COMPAGNIA TEATRO FINESTRA
Tel. 347.8561181 - www.teatro finestra.it
COMUNE DI APRILIA
Tel. 06.92863659

martedì 1 febbraio 2011

"I Musicanti", poesia allo stato puro.

Un narratore poeta, una banda che suona e accompagna la narrazione, una festa di paese allegoria della vita e dell'amore, i fuochi d'artificio che incantano con la meraviglia dei colori nel cielo e che chiudono il ciclo vitale.
Chissà cosa alberga nella testa e nel cuore di Massimo Venturiello , autore dei testi e regista di un'opera teatrale dal titolo "I Musicanti", in scena ad Aprilia, martedi 1 febbraio al Teatro Europa. Uno stile impresso così fortemente, che non abbiamo dimenticato affatto le emozioni di quella "Strada", trasposizione teatrale del colosso cinematografico di Federico Fellini, rappresentato due anni fa, sullo stesso palco, e come allora, Venturiello non ci ha lasciato il tempo di riposare. Un' opera musicale, (musical parrebbe financo riduttivo), dove i musicisti suonano sul palco, e sono essi stessi attori, e gli attori si confondono con i musicisti. Una scansione del ritmo della vita, quella vera, quella andata, che ha lasciato nei poeti che la raccontano, "I Musicanti", la nostalgia, il rimpianto, la poesia. Come ne "La Strada", la scenografia si pone come percorso sul quale i protagonisti lentamente avanzano, man mano che la storia cresce e giunge al termine. Cosimina, , è narrata come una donna nata all'ombra di un ulivo, testimone silenzioso ed eterno, e muore già vecchia con il suo vestito da sposa, che mai riuscì a indossare, giacché il suo amore morì in guerra. La semplicità della storia si riempie di immagini, di danze, di canti in lingue mediterranee ed europee, dove però tutto si mescola in un unico afflato d'amore, di energia, di delicate tensioni che arrivano perfino a commuoverci, declinate dalla voce meravigliosa di Tosca, e dalle infinite sfumature della voce di Massimo Venturiello.

I musicisti che hanno accolto nel loro grembo questa narrazione così vivida ed emozionante, sono essi stessi eccezionali. Bassotuba, sassofono, tromba, percussioni, trombone a coulisse, fisarmonica, hanno dialogato con i due attori, costantemente in scena. Un atto unico, senza sosta, dove è sorprendente accorgersi che non ci sono tempi morti e dove non ci sono stati cali di attenzione. Per questa scrittura così nuova e originale, che ha riscosso il gradimento del pubblico apriliano, un plauso particolare al regista.

testo e regia di Massimo Venturiello
con Tosca, Massimo Venturiello
Ruggiero Mascellino fisarmonica e chitarra
Luca Iaboni tromba
Carmine Pagano trombone e bassotuba
Giovanni Mattaliano sax e clarinetto
Matteo Di Francesco percussioni bandistiche

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