lunedì 21 marzo 2011

Giornata mondiale della poesia con Yvan Tetelbon


Cosa dire della serata di ieri sera? Anche se ancora non abbiamo il polso esatto, l'incontro con il poeta Yvan Tetelbon ci porta avanti nel tempo, un modo innovativo e trasgredente che ancora non ci appartiene, espressione futurista dell'arte della comunicazione verbale, attraverso i versi , frammisti alla drammaturgia, alla gestualità propria del teatro, a intonazioni e suoni che viaggiano verso tonalità alte e sprofondano nel gutturale, in un ritmo cadenzato, quasi musica. E con la musica in certi momenti, affidati alla pura improvvisazione, ha voluto mettersi in gioco, presenti la chitarra e la mandola di Gabriele Falcone e Maria Ausilia D’Antona. Un atmosfera irreale e fascinosa, che ha lasciato la sensazione di elaborazione ulteriore, di collaborazioni futuribili, tanto che con i versi del poeta Yvan I nostri musicisti intendono fare delle vere e proprie canzoni. Niente avviene per caso: l’incontro di anime che vivono cibandosi di arte e imprigionano le percezioni ultrasensibili, può generare arte, e arte ancora. Nulla è immutabile, tutto si trasforma, e vive.
Grazie all'Associazione "La Nuova Musa" per il suo impegno straordinario nel portare poeti di tutto il mondo ad Aprilia, per aver capito con grande anticipo verso quali lidi sta approdando la letteratura poetica, e per continuare, indefessa, la propria attività scavalcando con nonchalance le difficoltà di ogni genere in una città ancora "culturalmente assonnata". Grazie a tutti poeti e le poetesse che hanno dato il loro contributo artistico (nella foto: Patty Rose e Verusca, insieme al poeta francese e a Fiorella Giovannelli, Maurizio Brilli e Antonella D'Annibale).
Grazie all'Associazione "Vaso di Pandora", che con la sua musica pregevolissima dona un valore aggiunto all'evento.
Grazie agli amici del Quartiere Aprilia Nord, che hanno profuso le loro energie e risorse economiche nella costruzione di una sede sociale per attività rivolte alle persone, senza pregiudizi di sorta . Questa sede ieri è stao il luogo dell'incontro poetico.
Grazie anche agli assenti, che avrebbero dovuto essere presenti per offrire ospitalità a un personaggio unico nel suo genere, un protagonista mondiale della nuova poesia.
E infine grazie a me stessa, perchè in queste occasioni mi accorgo che ne vale veramente la pena. Tiriamo un sospiro di sollievo e via, ad majora.




Qu'en est-il la nuit la nuit dernière? Bien que nous n'avons pas le poignet droit, une rencontre avec le poète Yvan Tetelbon nous fait avancer dans le temps, une approche novatrice et trasgredente qui ne nous appartient pas, l'art futuriste de l'expression verbale, à travers les versets, entrecoupées de théâtre , les gestes de son théâtre, l'intonation et le son propre voyage à s'enfoncer dans les tons gutturaux élevé et, dans un rythme saccadé, presque de la musique. Et avec la musique à temps, compter sur l'improvisation pure, a voulu s'impliquer, cette guitare et la mandoline à Gabriel Falcone et Maria Ausilia D'Antona. Une atmosphère irréelle et de charme qui a laissé un sentiment de poursuite de l'élaboration de la future coopération, alors que le vers du poète Yvan nos musiciens veulent faire de véritables chansons. Rien n'arrive par hasard: la réunion des âmes qui vivent se nourrit de l'art et d'emprisonner les perceptions ultra pouvez créer l'art, l'art et plus encore. Rien n'est immuable, tout se transforme, et la vie.

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