martedì 23 agosto 2011

Aprilia città della cultura, ora, sembra dormire.

Una battuta d'arresto su quello che sembrava un momento di forte impulso alle innumerevoli iniziative culturali della città,  animato dalle Associazioni del territorio che instancabilmente, con poche risorse e grande voglia di emergere, hanno costituito la vera anima nobile di un comune così grande come Aprilia.
Sarà l'estate, sarà che l'Assessorato alla cultura sta attraversando un momento di grandi difficoltà sotto molteplici punti di vista, saranno le risorse ridotte all'osso, sarà l'assenza di una forza ccordinante e coordinatrice delle istanze e dei progetti, il fatto è che la crisi economica va a braccetto con la crisi delle idee e della voglia di fare.
La città ( quella viva), lamenta da sempre una volontà istituzionale di spingere verso l'alto iniziative che possono fare di Aprilia una città illuminata, facendo leva su quelle risorse umane che rappresentano ORO per la comunità intera. Quello che di buono si era costruito, la collaborazione con le Istituzione per creare eventi di interesse anche internazionale, ora langue, tristemente,nei bassifondi della noncuranza.
Dispiace. 
Dispiace davvero.
Qui vivono musicisti,cantanti,pittori,scrittori,esperti d'arte, di cinema, letteratura, filosofia,astronomia,e l'elenco potrebbe continuare per molto. Gli organizzatori di eventi non mancano, la professionalità  è a portata di mano. Quello che manca davvero è il senso di responsabilità. Chi occupa l'ambito posto, farebbe bene a far coincidere le proprie vacanze in località dove la cultura la sanno fare davvero, tanto da costituire richiamo per i visitatori. Per imparare che l'evento culturale azzeccato è un indotto per il turismo, ahimé, qui inesistente. Tra poco si parlerà di Aprilia , oltre a tutto il resto, come la cìttà della TURBOGAS, e i più bravi, faranno bene a starne lontano.

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