lunedì 28 settembre 2015

Salotti Culturali Apriliani senza "Domenico D'Alessio"

L'indignazione più grande, per questa edizione dei Salotti Culturali 2015, è perchè hanno dimenticato un'intitolazione ufficiale : quella al nostro compianto primo cittadino Domenico D' Alessio. Eppure l'attuale Sindaco con tutta la Corte ha voluto, con una cerimonia molto commovente nel 2012, rendere il dovuto onore a colui che aveva voluto dare continuità, nonostante le gravi difficoltà finanziarie che hanno colpito la nostra città, all'unico evento di rilievo, così come da lui definito.Un evento che ha avuto il merito, fin dal suo esordio, di aver scovato, negli antri oscuri e dimenticati, il lavoro certosino e infaticabile di una miriade di associazioni culturali, offrendo visibilità e permettendo contatti e legami, in molti casi ancora molto forti, tra gli operatori e le associazioni che vi hanno partecipato. La direzione artistica è stata fin dall'inizio affidata a Vaso di Pandora, che a titolo gratuito ha sempre tenuto molto alto il livello di tutte le edizioni. Improvvisamente, il nulla. Il comune si è "dimenticato" che l'appuntamento con i Salotti andava comunque fatto, e organizzato per tempo. Ma, appunto, se ne è dimenticato Qualcuno si è molto arrabbiato, supponiamo lo stesso Terra che ha avuto l'illuminazione dell'ultimo momento, e si è rivolto all'Assessore che si è "dimenticata" di avvisare chi ha sempre condotto egregiamente i Salotti. Poco male. Il Comune, in fretta e furia, ha contattato un numero esiguo di operatori culturali, che ignari di tutto, hanno accolto l'invito, non sapendo nemmeno come si sarebbero svolti e con chi. Risultato : due giornate con 10 associazioni ( sulle normali 50 che partecipano ogni anno), una direzione artistica al volo,cosi', come viene, e manifesti affissi ovunque con la dicitura generica "Salotti Culturali". E D'Alessio? Dimenticato. Dopo tutte queste gravi omissioni, ma per bontà, chiamiamole "DIMENTICANZE", propongo una bella curetta a base di fosforo e memoserina. E per rinfrescare le idee, ecco qui un video ISTITUZIONALE di quella cerimonia nella quale furono sparse lacrime di commozione.
 Le nostre.
 Le altre, di sicuro, a questo punto, lacrime di coccodrillo.
Roberta Angeloni

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