lunedì 18 luglio 2016

Ardea jazz: il trionfo della qualità

Senza istituzioni che abbiano fattivamente ed economicamente contribuito ( non c'è trippa per gatti), senza risorse cospicue, senza incentivi che alleviassero l'enorme fatica per mettere su una manifestazione che farà parlare di sé a lungo, l'Associazione Filarmonica Città di Ardea, grazie alla passione per la musica e per la gente, è riuscita miracolosamente a dar vita a una kermesse di tre giornate, nelle quali la protagonista assoluta è stata la musica jazz, un genere che erroneamente viene definito " per pochi", quando invece, grazie a un'intelligente e programmata selezione, il cielo e l'aria della città antica, si sono riempiti di note che  sono realmente arrivate al cuore di tutti. Gruppi di straordinari professionisti si sono alternati sul grande e piccolo palco, e le varie declinazioni del jazz, dagli standard degli anni quaranta al cool più futurista, hanno colpito e affondato il numerosissimo pubblico venuto da ogni parte per ascoltare, per conoscere, per commentare. A fare da cornice, le antichissime mura di pietra tufacea e lo spirito del buon Enea che ha sbaragliato Turno e ne sposò la promessa Lavinia, dando vita alla Gens Giulia. Che dire? Un augurio che questa rassegna veda di nuovo la luce il prossimo anno. Nulla da eccepire, era tutto perfetto, grazie al Direttore Artistico Raffaele Gaizo, al Presidente Patrizia Andreoli, e alla solerzia di tutti i musicisti della Filarmonica.
Roberta Angeloni

sabato 16 luglio 2016

Nessuno cambia

Mi fregio della libertà assoluta di espressione su questo blog, che un tempo esaltava le attività con un minimo di presunzione "culturale". Oggi la parola "cultura" è assai fraintesa.  Le viene attribuita una miriade di interpretazioni che per amore di brevità e per noia non intendo elencare.
Mi riservo di esprimere a tal riguardo un' opinione, nel prossimo futuro. Quel che mi preme sollecitare, è una sorta di induzione al risveglio di coscienze addormentate, per niente pronte alla lotta vera, quella che un tempo vedeva la gente di ogni colore scendere in strada, sporcarsi le mani e la faccia per un obiettivo concreto, salvifico. Oggi  nella sua solitudine la gente chatta, scrive sui social, esprime opinioni, insulta chi ha pensieri anche leggermente discordanti, manda volentieri "al diavolo" il prossimo, senza fare nomi ( il chattatore è anche codardo) E commenta.
 Commenta gli attacchi terroristici, la morte del personaggio illustre, la mala sanità, la raccolta differenziata. Oggi lo zelo di queste persone è encomiabile; quello di schiacciare le dita sulla tastiera. Lontana l'dea di alzare il nobile fondoschiena  per andare a bere un buon bicchiere di acqua purificatrice, perchè distratti e compresi ad aspettare le decine di "mi piace", fuoco alimentatore del loro senso di onnipotenza. Ecco, questa è l'espressione bieca di una categoria ben nutrita di soggetti fermi. L'immobilismo va d'accordo con l'attitudine alla polemica, sempre e comunque.E il fare è giustificato solo se  si è su un palco con i riflettori accesi su di sé. Si spenga fb, per una buona volta. E ci si armi di coscienza sociale.
r. angeloni

venerdì 1 luglio 2016

Talenti apriliani (GIORDANA ANGI) ma noi lo sapevamo già :-)

Ne parlammo qualche anno fa, proprio su questo blog. Giordana Angi, nel suo esordio a Sanremo, senza sovrastrutture, fronzoli, raccomandazioni e case discografiche alle spalle, è approdata gettando nello sconcerto molte persone, e dividendo gli animi. A noi  piacque assai. Originalità, bella voce, e cose nuove da dire sotto tanti punti di vista. Adesso Tiziano Ferro la tiene sotto le sue ali, e vediamo quel che succederà.